Emilio Fede, dai guai con la legge al tumore: ecco come deve sopravvivere ora

Scopri tutto quello che non sai su Emilio Fede, uno dei giornalisti più famosi della televisione italiana: dal tumore alle vicende giudiziarie.

Emilio Fede è una figura storica del giornalismo italiano, noto soprattutto per il suo ruolo di direttore del TG4, il telegiornale di Mediaset, rete del gruppo Fininvest, da lui guidato per oltre vent’anni. Nasce a Barcellona Pozzo di Gotto il 24 giugno 1931.

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Emilio Fede, dai guai con la legge al tumore: ecco come deve sopravvivere ora – ospedaleudine.it (Foto: Ansa)

Nel 1958 entra in Rai, dove diventa inviato speciale in Africa durante il periodo della decolonizzazione, realizzando diversi reportage sul campo. Negli anni ’70 si afferma come uno dei volti principali del TG1, di cui ricopre la carica di direttore dal 1981 al 1983. Il suo rapporto con la Rai si conclude nel 1987, anno in cui la sua carriera cambia direzione e si sposta verso Mediaset, segnando una nuova fase professionale.

Emilio Fede: il giornalista tra carriera televisiva, rapporto con Berlusconi e guai giudiziari

Emilio Fede non diventa famoso solo per il suo lavoro televisivo, ma purtroppo anche per diversi problemi con la giustizia. Nel 2004 e nel 2006, l’AGCOM gli ha inflitto delle sanzioni per non aver rispettato la par condicio durante la copertura elettorale nel suo telegiornale. Nel 2009, Fede è stato condannato in primo grado in ambito civile per diffamazione nei confronti del deputato radicale Sergio D’Elia. A lui aveva attribuito l’etichetta di “terrorista”.

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Emilio Fede: il giornalista tra carriera televisiva, rapporto con Berlusconi e guai giudiziari – ospedaleudine.it (Foto: Ansa)

Mentre, nel gennaio 2011 è stato indagato per induzione e favoreggiamento della prostituzione nel cosiddetto “caso Ruby” e, nel 2018, è stato condannato con una pena ridotta a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione. Solo qualche anno dopo, nel 2014, le autorità hanno indagato Emilio Fede per associazione a delinquere finalizzata alla diffamazione, in seguito al suo tentativo di diffondere immagini compromettenti ai media; cinque anni dopo, la Corte d’appello di Milano lo ha condannato a 2 anni di carcere.

Sempre nel 2014, Fede ha intentato una causa contro Mediaset dopo la rescissione del suo contratto, richiedendo un risarcimento superiore a 8 milioni di euro, ma il tribunale ha respinto la sua richiesta.

Tra il 2013 e il 2014, Emilio Fede ha rivelato pubblicamente di aver affrontato una difficile battaglia contro il tumore al pancreas. Questa notizia ha suscitato molta attenzione e solidarietà da parte del pubblico e dei colleghi, mettendo in luce anche un lato più personale e umano. Poche settimane dopo la diagnosi, i medici scoprirono che le analisi erano sbagliate e diagnosticarono il tumore per errore.

L’ex volto di Rete 4 aveva un rapporto tanto stretto con Silvio Berlusconi, che quando l’ex Premier venne a mancare Emilio Fede lo salutò in questo modo “ciao Presidente Berlusconi sono anche contento di non arrivare in tempo” ed ha anche aggiunto di non voler guardare “per lungo tempo una bara sapendo che dentro ci sei tu e avendo la forza dentro che mi occorre di allungare la mano e dire ’Silvio, vengo con te! Non mi mollare’. Infine ha affermato che “io ormai ho 92 anni, voglio raggiungerti al più presto”.

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