È un errore considerare i farmaci quasi come delle caramelle e prenderli senza pensarci troppo, esistono casi in cui si rischia grosso e si deve finire al pronto soccorso.
Si dice spesso che nessuno come noi conosce il nostro corpo, in riferimento alla capacità di comprendere se alcuni sintomi che possiamo avvertire possano essere ritenuti “normali” o meritino un approfondimento clinico. In realtà, questo è vero solo in parte, improvvisare non è mai la soluzione ideale, per questo in caso di dubbio è sempre bene rivolgersi al medico di base, che conosce bene la nostra storia e sa indirizzarci al meglio. Allo stesso modo, non si dovrebbe mai agire troppo alla leggera con la somministrazione dei farmaci, in modo particolare con quelli che tendiamo ad avere in casa per usarli all’occorrenza.

Basti pensare a quelli che possono essere assunti in caso di problemi che possono scomparire nell’arco di breve tempo, quali febbre, mal di gola o mal di stomaco, giusto per citare i casi più comuni, e che ci portano magari a prendere una compressa o uno sciroppo che conosciamo bene perché non ci ha mai fatto del male. In realtà, questo è un atteggiamento sbagliato e che può portarci a rischiare grosso.
Prendi spesso i farmaci? Occhio a non sbagliare
In ogni casa si tendono ad avere sempre di scorta quei farmaci che sono considerati “pronti all’uso” e che si tende ad assumere quasi all’istante se si ha un malessere che tende a essere passeggero, ma che è fastidioso. Agire di impulso non è però mai un bene, specialmente se si tratta di tutela della nostra salute.
Ci sono infatti dei comportamenti che siamo soliti avere senza comprendere quanto siano sbagliati, soprattutto se ripetuti. Tutto questo può portarci a fare quelli che vengono definiti “errori terapeutici”, ovvero errori che commettiamo nell’utilizzo dei farmaci, tra cui può rientrare ad esempio l’assunzione quando sono scaduti, prendere una dose superiore a quella prescritta o dimenticarsi di prendere una medicina se si tratta di qualcosa che dovremmo assumere costantemente o comunque con una certa cadenza.

Sottovalutare tutto questo può essere un grave sbaglio, sia se avviene in modo inconsapevole, come quando si prende un medicinale senza sapere che sia dannoso con uno che si assume ogni giorno, sia consapevole, come quando si apre una capsula. Non è detto ovviamente che a muoversi così sia solo il paziente, a volte gli abbagli possono essere anche dello stesso dottore se non ricorda la storia clinica della persona, ma in entrambi i casi sarebbe sempre bene evitarli.
È compito del paziente, se davvero vuole essere attento, osservare sempre il foglietto illustrativo presente nella confezione dei farmaci e verificare se possano esserci degli effetti avversi a cui si può andare incontro, sulla base della propria condizione. A quel punto, se davvero si è perplessi prima di procedere sarebbe bene fare almeno una telefonata al medico e chiarire prima che sia tardi, così da trovare una soluzione comune.

Alcune piccole accortezze possono essere però provvidenziali prima che avvenga un problema più serio. È bene innanzitutto tenere i farmaci nella scatola per consultare ogni dettaglio, al riparo da luce, umidità e calore, e soprattutto non incustoditim basta poco perché possano essere presi inavvertitamente dai bimbi. Mai dimenticarsi di verificare la data di scadenza e riferire subito al medico al momento della prescrizione se si assumono altre medicine, in modo tale possa capire se non siano compatibili con altri. Se ci sono disturbi dopo l’assunzione, mai tergiversare, chiamare il dottore o andare subito al pronto soccorso.