L’Istituto Superiore di Sanità ha lanciato un allarme che non è possibile sottovalutare, si rischia almeno un miliardo di contagi, è importante agire con cautela.
Allarmarsi in maniera costante sulla propria salute può essere certamente eccessivo, ma non si può comunque agire a cuor leggero se si notano situazioni che sono inusuali per il nostro corpo e che potrebbero meritare un approfondimento. In casi simili sarebbe certamente utile avere un rapporto di profonda fiducia con il proprio medico di famiglia, che sa bene quando un problema può essere considerato normale e quando no. Altrettanto importante, però, sarebbe non sottovalutare i messaggi che possono arrivare da un organismo importante come l’Istituto Superiore di Sanità, che vigila in modo costante su quanto accade attorno a noi ed è in grado di capire in maniera chiara se ci sia qualcosa che non va.

Questo è esattamente quello che sta accadendo attualmente, con un’allerta che è stata lanciata in un periodo particolare come quello estivo, che può portarci ad avere abitudini differenti rispetto a quelle consuete, specialmente se si sarà in viaggio per una vacanza. A detta di chi gestisce l’ente si potrebbe andare incontro addirittura a più di un miliardo di contagi, situazione che, se confermata, potrebbe rendere il quadro addirittura peggiore rispetto a quello del Covid.
Rischio contagi all’orizzonte: l’allarme dell’Istituto Superiore di Sanità
La parola contagi genera sempre notevole allarme, soprattutto da quando abbiamo vissuto il periodo del Covid e abbiamo ascoltato a più riprese come fosse importante essere cauti per evitare di avere il virus. Anzi, a volte non bastava nemmeno seguire tutte le indicazioni che ci sono state date per esserne del tutto immuni, per questo l’idea di ripiombare in una situazione simile può mettere paura.
Purtroppo, però, è quello che sta accadendo, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha approfittato per mettere in allarme tutti e far capire come il pericolo sia più vicino di quanto si possa pensare. Questa volta, però, l’allarme riguarda un problema diverso, ma che può riguardare tutti, al punto tale da correre il rischio che le conseguenze possano essere peggiori rispetto al Coronavirus.

A essere a rischio sono soprattutto le persone che si apprestano a partire per le vacanze, chi in modo particolare ha scelto una località esotica, dove si può entrare a contato con agenti patogeni del tutto diversi da quelli che ci sono in Occidente, ma anche più pericolosi. E a renderli tali è anche la difficoltà ad arginarli una volta arrivati sul posto. I numeri parlano chiaro, ad avere fatto questa scelta sono circa 1,2 milioni di persone, di età diversa, ma tutti potenzialmente preda di questa situazione.
Seguire le indicazioni dei medici prima di partite con un programma di profilassi e vaccinazioni scelto sulla base della destinazione è certamente un primo passo, ma non è l’unico. L’ISS ha però voluto essere chiaro, il rischio contagio è ridotto innanzitutto se si consulta un medico 4-6 settimane prima della partenza, dandogli indicazioni sul posto scelto, così da avere consigli utili da seguire. Mai dimenticarsi di controllare di essere in regola con il programma di vaccinazioni, sia quelle previste in Italia, sia quelle specifiche per il Paese che si visiterà.

L’unico certificato necessario al momento è quello relativo alla febbre gialla, sarebbe bene poi prestare attenzione a quello che si mangia e non bere acqua non depurata. Occhio inoltre ai parassiti con cui si può venire a contatto (da insetti fino al pollame) e a comportamenti sessuali che possono portare ad avere malattie. Essere eccessivamente in ansia può essere un errore, ma la cautela non è mai troppa, anche in questi casi.