Lo sapevate che esistono i rifugi per proteggersi dal caldo? Ecco le città in cui si trovano

Il caldo ci sta facendo “impazzire” ma per sfuggire dalle temperature altissime esistono dei rifugi (e non tutti lo sanno): ecco dove si trovano.

Fa caldissimo e le temperature sembrano aumentare sempre di più. Stare all’aperto è a volte improponibile: ci ritroviamo bagnati di sudore e con l’affanno dopo un nonnulla. Anche stare in casa è difficile, a meno che non si accenda l’aria condizionata per tutto il giorno.

Donna si asciuga sudore con fazzoletto
Lo sapevate che esistono i rifugi per proteggersi dal caldo? Ecco le città in cui si trovano – ospedaleudine.it

Ma questo è in effetti molto costoso. Non tutti lo sanno ma per ovviare a questo problema si possono raggiungere dei rifugi per proteggersi dal caldo che si trovano in particolare in alcune città. Ecco dove e come sono progettati.

Cosa sono i rifugi per proteggersi dal caldo e dove si trovano

I rifugi climatici sono spazi freschi, accessibili e accoglienti dove la temperatura è mantenuta al di sotto dei livelli critici. Chi si recherà qui troverà sollievo, e sono pensati soprattutto per i soggetti più fragili come anziani, bambini, persone senza fissa dimora o con malattie croniche. Possono trovarsi all’interno di edifici pubblici, come biblioteche, musei, centri civici o in spazi aperti con ombra e fontane, come i parchi pubblici.

Persone al museo
Cosa sono i rifugi per proteggersi dal caldo e dove si trovano – ospedaleudine.it

Questi rifugi sono stati pensati anche per limitare i malori e le morti dovute al caldo e servono pure per promuovere l’inclusione sociale. Per poter essere definiti rifugi climatici, devono soddisfare determinati requisiti:

  • temperatura interna inferiore ai 26°C durante le ore più calde
  • accessibilità gratuita e senza barriere architettoniche
  • presenza di sedute, acqua potabile e ventilazione naturale o meccanica
  • orari di apertura più lunghi in estate
  • segnaletica chiara
  • inserimento nella mappatura comunale o regionale.

Nel 2022 i rifugi climatici sono stati sperimentati a Bologna e Torino ma poi anche altri comuni hanno seguito questo esempio ed ora sono oltre 30 le città italiane che hanno attivato o stanno mappando rifugi climatici sul proprio territorio. Fra queste ci sono Milano, Roma, Firenze, Napoli, Padova, Genova, Palermo e Bari.

A Bologna in particolare ci sono 15 rifugi climatici, tra cui biblioteche, centri sociali, musei, sale d’attesa ospedaliere e alcuni parchi urbani. Sono riconoscibili grazie ad una segnaletica con icona verde e QR code per accedere a informazioni in tempo reale. A Firenze nel 2025 ci sono 44 luoghi certificati: biblioteche comunali, chiese, centri anziani, cortili ombreggiati e aree verdi attrezzate.

Ancora ci sono Napoli, Milano (che ha implementato una serie di strategie per mitigare il caldo come l’accesso gratuito all’acqua e la valorizzazione degli spazi pubblici), Roma e Torino.

Gestione cookie