Il caldo ci sta facendo “impazzire” ma per sfuggire dalle temperature altissime esistono dei rifugi (e non tutti lo sanno): ecco dove si trovano.
Fa caldissimo e le temperature sembrano aumentare sempre di più. Stare all’aperto è a volte improponibile: ci ritroviamo bagnati di sudore e con l’affanno dopo un nonnulla. Anche stare in casa è difficile, a meno che non si accenda l’aria condizionata per tutto il giorno.

Ma questo è in effetti molto costoso. Non tutti lo sanno ma per ovviare a questo problema si possono raggiungere dei rifugi per proteggersi dal caldo che si trovano in particolare in alcune città. Ecco dove e come sono progettati.
Cosa sono i rifugi per proteggersi dal caldo e dove si trovano
I rifugi climatici sono spazi freschi, accessibili e accoglienti dove la temperatura è mantenuta al di sotto dei livelli critici. Chi si recherà qui troverà sollievo, e sono pensati soprattutto per i soggetti più fragili come anziani, bambini, persone senza fissa dimora o con malattie croniche. Possono trovarsi all’interno di edifici pubblici, come biblioteche, musei, centri civici o in spazi aperti con ombra e fontane, come i parchi pubblici.

Questi rifugi sono stati pensati anche per limitare i malori e le morti dovute al caldo e servono pure per promuovere l’inclusione sociale. Per poter essere definiti rifugi climatici, devono soddisfare determinati requisiti:
- temperatura interna inferiore ai 26°C durante le ore più calde
- accessibilità gratuita e senza barriere architettoniche
- presenza di sedute, acqua potabile e ventilazione naturale o meccanica
- orari di apertura più lunghi in estate
- segnaletica chiara
- inserimento nella mappatura comunale o regionale.
Nel 2022 i rifugi climatici sono stati sperimentati a Bologna e Torino ma poi anche altri comuni hanno seguito questo esempio ed ora sono oltre 30 le città italiane che hanno attivato o stanno mappando rifugi climatici sul proprio territorio. Fra queste ci sono Milano, Roma, Firenze, Napoli, Padova, Genova, Palermo e Bari.
A Bologna in particolare ci sono 15 rifugi climatici, tra cui biblioteche, centri sociali, musei, sale d’attesa ospedaliere e alcuni parchi urbani. Sono riconoscibili grazie ad una segnaletica con icona verde e QR code per accedere a informazioni in tempo reale. A Firenze nel 2025 ci sono 44 luoghi certificati: biblioteche comunali, chiese, centri anziani, cortili ombreggiati e aree verdi attrezzate.
Ancora ci sono Napoli, Milano (che ha implementato una serie di strategie per mitigare il caldo come l’accesso gratuito all’acqua e la valorizzazione degli spazi pubblici), Roma e Torino.