Ci sono dei cambiamenti climatici che stanno allarmando la Puglia: ecco quali sono le specie aliene che minacciano i mari di Italia.
Negli ultimi anni la regione Puglia si è trovata sempre più esposta agli effetti dei cambiamenti climatici, con un aumento significativo di eventi estremi. Un esempio su tutte le ondate di calore, ma anche la siccità prolungata e le improvvise bombe d’acqua.

Questo processo di tropicalizzazione del clima ha creato le condizioni ideali per la diffusione di specie aliene invasive, che mettono in serio pericolo non solo l’agricoltura, ma anche gli ecosistemi naturali e la sicurezza alimentare. Coldiretti Puglia ha recentemente lanciato un allarme per la proliferazione di queste specie, sia marine che terrestri, sottolineando la necessità di interventi urgenti a livello regionale e nazionale. La Puglia, quindi, si trova oggi al centro di una doppia emergenza: climatica e biologica.
Specie marine invasive: Coldiretti Puglia lancia l’allarme
Tra le minacce più gravi provenienti dal mare, Coldiretti ha segnalato la presenza del pesce scorpione orientale. Questo animale non è altro che un predatore tossico originario del Mar Rosso e dell’Oceano Pacifico. L’esemplare è stato avvistato nelle acque pugliesi, in particolare nella zona di Gallipoli, ed è arrivato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, approfittando del riscaldamento delle acque.

Si tratta di una specie altamente pericolosa non solo per la fauna marina locale, ma anche per i bagnanti, a causa delle spine velenose che possono causare reazioni gravi. Bisogna stare attenti anche ad un’altra specie aliena in costante espansione: si tratta del granchio blu. È stato definito da molti pescatori come il “killer dei mari”.
Questo crostaceo, originario delle coste atlantiche americane, ha trovato un habitat ideale lungo le coste italiane grazie all’innalzamento delle temperature e alla salinità favorevole. In Puglia, la sua presenza ha già causato danni ingenti agli allevamenti di vongole, cozze e altri molluschi, minando l’economia di intere comunità dedite alla pesca.
Purtroppo, non solo i mari sono soggetti a queste specie aliene. Anche i campi coltivati della Puglia stanno vivendo una trasformazione preoccupante. Tra queste spicca la Drosophila suzukii. Si tratta di un moscerino originario del Sud-est asiatico soprannominato anche moscerino killer. Questo insetto colpisce duramente le colture di ciliegie, fragole e altri piccoli frutti. Causa danni che spesso si manifestano solo in fase di raccolta, rendendo difficile una prevenzione efficace.
Secondo Coldiretti, le cause principali della diffusione di queste specie sono da ricercare in tre fattori principali: il cambiamento climatico, la globalizzazione e la debolezza dei controlli alle frontiere. L’aumento delle temperature medie – che in Puglia ha superato di 2 gradi rispetto alla media storica in alcune aree – ha creato condizioni ideali per la sopravvivenza e la riproduzione di specie tropicali e subtropicali. A questo si aggiunge anche l’intensificarsi dei flussi commerciali internazionali, che favoriscono il trasporto di organismi alieni, sia tramite container sia attraverso il traffico marittimo.
Per affrontare questa emergenza, Coldiretti chiede interventi urgenti su più livelli, come ad esempio rafforzare i controlli fitosanitari alle frontiere.