Se hai preso questi bonus sei nei guai: l’Inps rivuole indietro tutti i soldi

L’INPS ha intenzione di chiedere indietro i soldi di alcuni Bonus agli italiani. La notizia sconvolge ma chi deve temere il peggio?

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha effettuato controlli su alcuni Bonus erogati agli italiani riscontrando delle incongruità. Significa che chi secondo l’ente ha ricevuto i soldi illegittimamente dovrà restituirli tutti, fino all’ultimo centesimo e non è detto che i problemi finiscano qui.

Uomo con mani in testa
Se hai preso questi bonus sei nei guai: l’Inps rivuole indietro tutti i soldi (Ocagiulivamilano.it)

Per accedere ai Bonus bisogna soddisfare diversi requisiti. In alcuni casi sono ben chiari tanto da non creare dubbi su chi possa farne richiesta e chi no. Capita, però, che a volte la linea non sia così netta e si invii richiesta di accesso alla misura pur senza averne diritto. Visto che il sistema attuale dell’INPS prevede che prima partano le erogazioni e solo successivamente i controlli (a breve questo sistema cambierà) i contribuenti potrebbero dover restituire tutte le somme percepite indebitamente.

Cifre ingenti che metteranno in ginocchio molte famiglia. Le verifiche in questione hanno riguardato l‘Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro ossia le due misure che hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza. A rischio sono coloro che hanno dichiarato false informazioni oppure hanno omesso dei dati importanti.

L’INPS ha individuato i furbetti dei Bonus, ora sono guai

L’INPS ha stimato un furto di 60 milioni di euro. Questa la cifra che i furbetti dei Bonus avrebbero rubato allo Stato omettendo informazioni o dandole sbagliate. Volontariamente, involontariamente? Non ha importanza, tutti saranno considerati truffatori e di conseguenza tutti dovranno restituire le somme percepite indebitamente.

Giudice con martelletto
L’INPS ha individuato i furbetti dei Bonus, ora sono guai (Ospedaleudine.it)

La maggior parte dei furbetti hanno falsificato l’ISEE corrente, altri hanno tentato di inoltrare domanda pur non soddisfacendo i requisiti minimi. Molti stranieri hanno indicato un diverso numero di anni di residenza in Italia per risultare residenti da più di cinque anni. Alcuni richiedenti, poi, non hanno dichiarato di essere sottoposti a misure cautelari mentre altri hanno dichiarato una disabilità per ottenere il sussidio.

Truffe vere e proprie ai danni dello stato che costeranno molto caro. Oltre alla restituzione delle somme si potrebbe incorrere anche in sanzioni amministrative con multe pari al 100 o 200% della somma rubata e sanzioni penali. L’indebita percezione dei contributi erogati da Stato oppure Enti pubblici, infatti, rientra nel reato di indebita percezioni di erogazioni a danno dello Stato per il quale si rischia una condanna da 6 mesi a 3 anni di reclusione se la frode ha sottratto allo Stato dai 4 mila euro in su. Infine, i furbetti rischiano di perdere il diritto alla percezione di qualsiasi altro Bonus.

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