Stai per partire per una nuova avventura all’estero? Allora c’è qualcosa di cui dovresti tenere conto ancora prima di mettere piede sull’aereo: l’alimentazione.
Quando si viaggia in altri Paesi, cambiano non solo i sapori ma anche le abitudini, le modalità di preparazione dei cibi e persino la qualità dell’acqua. A volte, ciò che sembra un pasto gustoso o un drink rinfrescante può nascondere piccole insidie per la salute.

Non serve allarmarsi, ma un pizzico di attenzione può fare la differenza tra una vacanza rilassante e giornate intere rovinate da fastidi imprevisti.
Cibi ad alto rischio da evitare all’estero
Meglio lasciarli nel piatto per evitare spiacevoli sorprese. Quando si viaggia, sperimentare la cucina locale è una parte fondamentale dell’esperienza. Tuttavia, alcuni alimenti comuni possono diventare rischiosi se consumati in contesti dove l’igiene non è garantita. Tra i principali “sorvegliati speciali” troviamo carne, pesce e frutti di mare crudi o poco cotti. Il rischio? Infezioni da batteri come Salmonella, E. coli o Campylobacter, che possono provocare gravi disturbi intestinali e rovinare completamente le vacanze.
Attenzione anche a latticini non pastorizzati come formaggi artigianali, yogurt casalinghi o latte fresco locale: anche se invitanti, possono contenere germi dannosi. Le uova crude — spesso usate in dolci, creme e gelati artigianali — non sono da meno: il rischio di Salmonella è reale e sottovalutato.

Per proteggerti, punta su cibi ben cotti, serviti caldi e preparati al momento. Evita preparazioni lasciate a temperatura ambiente per ore, come nei buffet o nei mercati di strada. Se hai dubbi, meglio preferire alimenti confezionati o in scatola, soprattutto nei Paesi dove gli standard igienici sono differenti da quelli a cui sei abituato. Meglio perdere un’occasione gastronomica che una settimana di vacanza in camera d’albergo con lo stomaco sottosopra.
Acqua e igiene: fondamentali per una vacanza senza pensieri
Seguire alcune semplici regole può salvarti da guai seri. Quando si viaggia all’estero, l’acqua potabile locale non è sempre sicura come quella a cui siamo abituati. Differenze nelle normative e nelle condizioni igieniche possono trasformare l’acqua in un veicolo di infezioni, dalla diarrea del viaggiatore a malattie più gravi come l’epatite A. Per questo è importante affidarsi esclusivamente a bottiglie sigillate e verificare che i ghiaccioli nei cocktail siano preparati con acqua purificata.
Anche la frutta e l’insalata possono nascondere rischi se lavate con acqua non trattata. La scelta migliore è prediligere frutti che si possono sbucciare da soli, come banane, agrumi o avocado, evitando insalate già pronte o guarnizioni come foglie di menta nei drink, a meno di avere certezza sull’igiene del locale.
Infine, mai dimenticare l’igiene personale: lavarsi spesso le mani o utilizzare disinfettanti quando non si ha accesso all’acqua corrente è una pratica essenziale, che gli esperti raccomandano sempre, anche in vacanza.